La storia dell’erbazzone, (o come lo pronuncerebbero in loco l’erbatssone), risale all’anno scorso.
Era giugno, e con un grippo di amici abbiamo organizzato una gita fuori porta in quel di Reggio Emilia con la scusa di vedere la mostra di Michele al Festival di Fotografia Europea ma con l’intenzione di cambiare aria, mangiare bene e divertirci un po’.

In Emilia si sa, di cose deliziose sul menù ce ne sono tante e scegliere è difficile.
Quella volta è andata così: pranzo a gnocco fritto e salumi deliziosi all’Antica Salumeria Pancaldi in centro città (un’attentato ai trigliceridi ma buoni da impazzire!!!)

e cena tipica emilana all’agriturismo Cavazzone dove la cucina è ruspante (in senso buono) e impareggiabile.
Ed è proprio qui, che tra gli antipasti, ho scoperto l’erbazzone. Una torta salta con una marcia in più.
Inutile dirvi che è stato amore al primo morso.
L’agriturismo Cavazzone è uno di quei posti dove lasci il cuore. Un casolare perso sui colli emiliani, tra prati curati e un bosco che incombe alle spalle. Un bosco che profuma l’aria, che la rinfresca, che ripara dal sole e che sembra proprio quello che si legge nelle fiabe più belle.


E’ un posto curato, dove ti senti a casa fin dal primo momento, dove non mancano i sorrisi e i fiori sui tavoli, dove ogni camera è diversa e non ha niente a che vedere con una stanza d’albergo. E’ un posto in cui la meraviglia è di casa e in cui non è difficile desiderare di voler restare.

Tornando a bomba all’erbazzone, che ha scalato in un secondo la classifica dei nostri piatti preferiti, ora vi racconto come si fa e vi consiglio di provarlo perché è fantastico.
PS. Se vi avanza un po’ di pasta non buttatela, basta tirarla sottile e metterla in forno con una spolverata di sale in fiocchi per ottenere delle schiacciatine da paura!!!!
INGREDIENTI
Per la pasta:
250gr farina
70gr burro morbido
100ml acqua gasata fredda
50ml latte freddo
Sale
Per il pieno:
600gr biete surgelate
150gr spinaci surgelati
2 uova
100gr pancetta
100gr parmigiano reggiano
2 cipollotti con gambo
1 spicchio d’aglio
1 manciata di pane grattugiato
lardo per guarnire
Olio evo
COME SI FA.
Prepara la pasta lavorando la farina con il burro morbido, un pizzico di sale, l’acqua gasata e il latte entrambi freddi.
Avvolgi l’impasto nella pellicola e lascialo riposare.
Frulla la pancetta con l’aglio (io ho tolto l’anima) e metti a rosolare in una padella con i cipollati tagliati fini.
Prima che si scongelino taglia grossolanamente siete e spinaci e aggiungili nella padella. Fai cuocere fino a quando non saranno asciutti. Aggiusta di sale e lascia raffreddare.
Appena è freddo aggiungi le uova e il parmigiano e amalgama.
Riprendi l’impasto e dividilo in due. Tira la prima metà in un disco sottile e adagialo in un teglia unta e fai dei buchini con la forchetta.
Fai abbrustolire in padella una manciata di pangrattato e spargilo sul fondo di pasta bucherellata. Versa il ripieno di verdura e appiattiscilo con il cucchiaio.
Stendi la seconda metà di pasta e copri l’erbazzone, bucherellala e sigilla bene i bordi.
Frulla il lardo e distribuiscilo sulla superficie.
Cuoci a 200 gradi (ventilato) per 45 minuti circa.
Lascia intiepidire e servi.
L’erbazzone si può preparare anche il giorno prima anzi..secondo me ci guadagna!
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